1st CMSS – La novità
Terminata la prima Complexity Management Summer School dedicata al ‘Decision making in contesti complessi’ e lasciate sedimentare le sensazioni, posso provare a fare alcune prime considerazioni personali sulle modalità di svolgimento di quello che si può decisamente definire un ‘esperimento’ (e non solo perché era la prima Summer School organizzata dal Complexity Institute).
Da questa esperienza sono uscita con un “meta-apprendimento”, che rafforza ciò in cui credo profondamente già da diversi anni: che solo attraverso la relazione con gli altri è possibile apprendere qualcosa di nuovo. Nuovo: nel senso che non apparteneva a nessuno prima dell’incontro, non era già mio e non era già di un altro.
Ci si è incontrati ognuno apportando le proprie esperienze, i propri saperi autobiografici, i propri studi e lavori cumulati negli anni; eppure non è avvenuto uno ‘scambio’: non ci si è limitati a raccontare cosa già sapevamo per scambiarci conoscenze ed esperienze – come fin troppo spesso si è abituati a fare in contesti ordinari. Le proprie conoscenze e le proprie esperienze sono state invece l’innesco per mettersi in gioco, per confrontarsi, per dialogare, per rimanere a volte anche fino all’una di notte seduti intorno al tavolo sul terrazzo a discutere… senza per forza cercare punti di accordo, assolutamente non necessari in simili contesti, anzi.
E’ proprio dalla mancanza di accordo che può scaturire, d’improvviso, la novità: un nuovo sguardo, una nuova prospettiva, qualcosa a cui non avevi mai pensato prima… ed a cui anche l’altro non aveva mai pensato prima!
Credo che il contesto, nell’esperienza di questa Summer School spoletina, sia stato determinante: avere la possibilità di condividere momenti informali, fatti di cibo (mangiato e a volte preparato insieme) e di relax (sotto gli alberi o nelle strade percorse a piedi), immersi nella bellezza dell’ambiente circostante (suoni leggeri, colori che sfumano all’orizzonte, profumi di bosco e di lavanda) ha consentito il manifestarsi di piccoli ma importanti ‘miracoli’, in cui la relazione tra le persone si è generata su basi di fiducia e rispetto reciproco, consentendo l’emergere del nuovo per ognuno di noi.
Grazie ai Partecipanti, ai Docenti ed agli Esperti che hanno reso possibile tutto questo!
Marinella De Simone