Un interessante articolo su Il Sole 24 Ore del 2 ottobre 2023 di Maria Chiara Voci fa il punto su come stanno evolvendo molte professioni – tra le quali quelle di avvocati, ingegneri, commercialisti, architetti – in relazione a capacità che sono sempre più richieste, per fronteggiare le emergenze sempre più numerose del mondo attuale e che riguardano tutti noi, dalla crisi climatica dovuta al riscaldamento globale alle pandemie.

Per citare l’incipit dell’articolo: “La flessibilità non è l’unica capacità richiesta: occorre imparare nuovi metodi per leggere i contesti, individuare le dinamiche e affrontarle. Accanto alla specializzazione, c’è bisogno di visioni ampie e interprofessionalità, per mettere a fuoco tutti i risvolti di ogni situazione da fronteggiare.”

In particolare, si avrà sempre più bisogno di consulenti per la complessità, che abbiano un approccio sistemico ai problemi e che siano esperti di sistemi complessi.

Il Complexity Institute, con il suo Master in Complexity Management, è citato nell’articolo come punto di riferimento in Italia per “insegnare a cogliere le interconnessioni fra eventi, persone e fenomeni”.

Il Master, infatti, ha lo scopo di generare in chi vi partecipa la capacità di comprendere, riconoscere, padroneggiare con consapevolezza ed affrontare con efficacia scenari e situazioni complesse. È indirizzato a tutte quelle persone che desiderano sviluppare nuove capacità per affrontare con efficacia la complessità delle situazioni, per acquisire un nuovo stile di management orientato alla cura delle relazioni interpersonali e di contesto.