Essere o Vivere

Il pensiero occidentale e il pensiero cinese in venti contrasti

di François Jullien

pubblicato nel 2019 per Feltrinelli Editore

Per il Complexity Literacy Meeting Nazionale 2023, Silvia Bona – Business Designer e Professional Innovation Specialist – e Luca Romanelli – Consulente in ambito organizzativo e manageriale – presentano come Lettori il Libro:

Chi è l'Autore:

François Jullien è uno dei maggiori filosofi e sinologi viventi. Ha elaborato il proprio lavoro a partire dal pensiero della Cina e dell’Europa. Più che un lavoro di comparazione Jullien ha sviluppato una nuova problematizzazione che, decostruendo dal di fuori i partiti presi dell’ontologia europea, permette di riconsiderare, attraverso una visione obliqua, i campi della strategia, dell’etica e dell’estetica. Una tale riflessione interculturale l’ha portato a riproporre la questione dell’universale, affrancandola sia da un universalismo facile (etnocentrico) sia da un relativismo pigro (culturalista), per proporre invece un dia-logo tra culture affrontato non più dal punto di vista della loro identità fantasmatica, ma da quello delle risorse che i loro scarti differenziali (écarts) fanno apparire per promuovere un comune pensare. La filosofia che ne emerge, passando dal pensiero dell’Essere al pensiero dell’Altro, tenta di svincolarsi, nella sua scrittura concettuale, dalla presa identitaria del concetto che occulta e ottunde la vita. In tal modo, Jullien intende sviluppare una filosofia dell’esistenza in quanto promozione di risorse. (da Wikipedia)

Breve descrizione dei contenuti del Libro (dalla bandella laterale):

Essere o vivere: due grandi prospettive, due modi di abitare il mondo, di accostarsi agli uomini e agli esseri che lo popolano. L’Europa guarda il mondo nella prospettiva dell’Essere, la Cina nella prospettiva del Vivere. L’Europa vede cose, la Cina vede eventi. L’Europa pensa per individui, la Cina per situazioni. Noi pensiamo ad andare al di là, loro si preoccupano di stare “tra”. Noi crediamo nella nostra libertà, la riaffermiamo in un confronto accanito con il mondo, loro scommettono sulla disponibilità di un contesto, si dispongono ad accompagnarne le tante trasformazioni possibili. Venti tappe, venti incontri, venti coppie concettuali che, nella loro dissonanza, riaprono i giochi nelle nostre tranquille abitudini di pensiero. 

“Nelle città europee il traffico è regolato secondo schemi ben precisi. Ci si ferma col rosso e si passa col verde. Ma chi ha visto una megalopoli dell’Estremo Oriente sa che esiste tutt’altra arte di gestire il flusso. Nella massa enorme dei veicoli, nessuno si ferma, ognuno passa ma lascia anche passare, ognuno evita l’altro ma senza deviare, ognuno cede e insieme avanza. In ogni istante i possibili si ridistribuiscono, ciascuno senza urto segue il suo cammino.”

Perché Silvia Bona e Luca Romanelli consigliano questo libro:

“Questo libro di Jullien ci è sembrato anzitutto un discorso sul metodo. Anzi un metodo che si traduce in discorso, sfruttando le risorse di due culture, di due lingue, di due pensieri, quello europeo e quello cinese. Jullien ci regala una doppia opportunità: ci suggerisce un modo diverso, relazionale, di approcciare ai concetti (come strumenti del pensare e del vivere) e insieme ci offre la possibilità di sperimentarlo. Accompagnandoci a “zigzagare” (p. 8) tra 20 faccia a faccia concettuali, ci insegna come rimettere il nostro pensiero in tensione per rilanciarlo nel suo lavoro, in ogni campo, come dice lo stesso autore, “dalla filosofia prima alla teoria del management”. 

E a noi, che – nel lavoro e nella vita – aspiriamo (ancora) ad essere agenti di cambiamento e di generazione di valore, ha dato strumenti per ripensare l’agire, disfacendo l’opposizione tra teoria e pratica: un nuovo modo di guardare, di progettare, di fare accadere le cose.”

Leggi la scheda del libro “Essere o vivere – Il pensiero occidentale e il pensiero cinese in venti contrasti“:

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La foto di copertina è di Derbocholter da Pixabay

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Cell. +39-327-3523432

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