Per me, ciò che rende speciali i nostri incontri di 9 giorni a Spoleto, oltre gli importanti contenuti generati dai contributi e dalla presenza di ognuno dei partecipanti a vario titolo (collaboratori, allievi, esperti, docenti), è lo svolgimento di un “intenso e magico” processo di allineamento ad una visione nuova del mondo, degli eventi, dei fenomeni che scandiscono anche gli attimi delle nostre vite.
Si accennano, si scoprono, si creano, si liberano, si manifestano, si collocano … vecchi e nuovi modi d’essere di cui si è o si diventa consapevoli, per stupirci, per farci sentire vivi! Il bello è che questi modi … piacciono, lasciano il segno, riempiono, soddisfano, motivano, generano energia e potenza dell’essere, rendono giustizia ed equità alle qualità personali di ognuno!
In un contesto di pura bellezza naturale che chiede armonia ed auto-organizzazione la persona si ritrova in un contesto effettivo, reale, vero, ma senza tempo e senza spazio, e d’incanto le gabbie aprono i propri cancelli lasciando fluire l’esplorazione con se stessi e con gli altri …
… e ci si impegna delicatamente ad ascoltare, osservare, provare … lasciandosi condurre in uno stato di grazia di cui a volte non si comprende la ragion d’essere; ci si impegna nel proprio spazio più profondo a rinnovare quegli attimi lunghi ed importanti della Summer School nelle proprie attività di vita, nelle proprie attività manageriali, nelle proprie attività di ricerca.
Il cuore, l’anima, la mente … il corpo tutto si entusiasma trascinando con sé tutte le sue fibre, le sue molecole, i suoi tessuti in un unico movimento senso-motorio di gratitudine. E’ un modo nuovo di essere leader. Grazie, grazie di cuore a chi ha deciso di cooperare al successo di questo incontro.
