La scienza universale

Arte e natura nel genio di Leonardo

di Fritjof Capra 

pubblicato nel 2007 per Rizzoli Editore

Per il Complexity Literacy Meeting Nazionale 2023, Giuseppe Zollo – già professore di Ingegneria Gestionale presso l’Università di Napoli Federico II – presenta come Lettore il libro:

Chi è l'Autore:

Fritjof Capra, fisico e teorico dei sistemi, è saggista di fama internazionale. Diventato famoso con Il Tao della fisica, del 1975, tradotto in italiano nel 1982 (Adelphi), ha visto la sua fama aumentare con la ristampa del 1989. Si è occupato anche di sviluppo sostenibile, ecologia e teoria della complessità. (da Wikipedia)

Breve descrizione dei contenuti del Libro (dalla bandella laterale):

Nelle sue opere precedenti, da “Il Tao della fisica” a “La scienza della vita”, Fritjof Capra ha tracciato un quadro della scienza contemporanea mettendo in luce come, dalla fisica delle particelle alla biologia, alla concezione meccanicistica e riduzionista ormai in crisi si stia progressivamente sostituendo una visione che tende a studiare i fenomeni non come entità isolate ma all’interno del sistema che li abbraccia. Ora, con “La scienza universale”, egli si propone di mostrare come alle origini della scienza ci sia una figura che, a differenza di quelle di Galileo, di Bacone e di Newton, ha saputo anticipare questi tratti che stanno oggi emergendo con sempre più forza: Leonardo da Vinci. Basandosi su un’analisi delle seimila pagine di manoscritti di Leonardo giunti fino a noi, Capra presenta un resoconto del metodo scientifico del grande genio del Rinascimento e dei risultati da lui ottenuti, valutandoli nella prospettiva del pensiero scientifico odierno. L’immagine che ne emerge è quella di un pensatore sistemico, di un ecologista e di un teorico della complessità, di uno scienziato – l’autentico inventore del moderno metodo sperimentale – che era però al contempo anche un artista con un profondo rispetto per la vita in ogni sua espressione.

Perché Giuseppe Zollo consiglia questo libro:

“Quando una teoria non riesce più a fornirci una idea convincente del mondo e non ci aiuta a risolvere i problemi da affrontare, viene sostituita da una teoria più efficace. Così procede la conoscenza scientifica.
Quando però sono molti i modelli e le teorie che non funzionano, allora va in crisi qualcosa di molto più profondo: il modo stesso di conoscere, cioè i metodi, i presupposti e gli strumenti utilizzati per ricavare le nostre conoscenze. Oggi viviamo proprio questo secondo tipo di crisi: una crisi di tipo ‘epistemologico’, che investe le strutture logiche e le metodologie delle scienze.
Non è la prima volta. La scienza europea ha attraversato una crisi simile nel passaggio dal mondo medievale alla modernità, tra il trecento e il quattrocento della nostra era. Allora la crisi investì i due pilastri del ‘metodo scientifico’ medievale: l’autorità degli antichi e l’autorità delle sacre scritture. Ogni esperienza, ogni novità, ogni nuova conquista intellettuale DOVEVA essere ricondotta a questi due riferimenti per godere di una autorevolezza scientifica.

Protagonista d’eccezione del passaggio dal mondo medievale al mondo moderno fu Leonardo da Vinci. Ben prima della rivoluzione scientifica del XVII secolo comprese la necessità di rivolgersi ad una nuova autorità per trovare le risposte che la scienza ufficiale non riusciva a dare. La nuova autorità di Leonardo è l’esperienza personale della Natura, dove per Natura intende il mondo nella sua interezza: le cose inanimate e gli esseri viventi, uomo incluso. L’obiettivo che Leonardo persegue per tutta la vita è la costruzione di una conoscenza universale, capace di abbracciare il mondo nella sua diversità e complessità.

Sappiamo che la storia della conoscenza ha preso un’altra strada e l’ideale universale di Leonardo fu messo da parte in favore di un metodo fondato sulla scomposizione analitica dei problemi, la misura, la modellizzazione matematica. Un metodo che ha prodotto innegabili successi. Ma che oggi, di fronte a fenomeni fortemente interconnessi e ambigui, mostra i limiti della impostazione originale. 

Il libro di Fritjof Capra ci guida nella comprensione del pensiero di Leonardo, di come un uomo con un piede ancora nel medioevo sia riuscito a liberarsi dalla prigione del passato e VALORIZZARE l’ESPERIENZA PERSONALE per sviluppare conoscenze, idee e progetti in anticipo di secoli sui suoi contemporanei. Se c’è una ragione per leggere il libro di Capra è questa: per apprendere da Leonardo come utilizzare la nostra esperienza per comprendere il mondo in cui viviamo.”

Leggi la scheda del libro “La scienza universale. Arte e natura nel genio di Leonardo“:

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La foto di copertina è di Karin Henseler da Pixabay

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