Regole e favole
Frammenti di un’autobiografia giuridica
di Alessandra Valastro
pubblicato nel 2023 per FormatEdizioni Bologna
Per il Complexity Literacy Meeting Nazionale 2023, Roberto Passini – avvocato e collaboratore di varie riviste tra cui Il Ponte; si occupa di diritto, economia e politica con uno sguardo attento al costituzionalismo democratico sociale – presenta come Lettore il Libro:
Chi è l'Autrice:
Professore di Diritto pubblico e diritti fondamentali – Politiche partecipative e pratiche narrative, presso l’Università di Perugia. Studiosa del diritto delle persone, dell’inclusione e della vita degna.
Breve descrizione dei contenuti del Libro (dalla bandella laterale):
“C’è un sapore di ossimoro in questo libro, di dolce salato, un accostamento di contrari che ci sorprende. Il diritto, con le sue illusioni di certezza e la sua strenua ricerca di regole ragionevoli, e la vita, attraversata da ciò che sensato e misurato non è, nel suo scorrere tra consuetudini e deviazioni, scelte e bufere, caso e necessità. Per Alessandra Valastro regole e favole sono più simili di quanto si pensi. Quando il diritto è accanto alla dignità e ai bisogni, al riparare i danni e le ferite dell’ingiustizia, esso si avvicina agli intenti della favola, all’eterna lotta fra il bene e il male. L’autrice ci invita a salire con lei sulla giostra infinita tra vita e regole. Un racconto autobiografico in cui si scopre l’intreccio di esperienza e norme nelle impronte, talvolta impercettibili talvolta profonde, delle nostre esistenze”.
Perché Roberto Passini consiglia questo libro:
“Questo libro ha molteplici letture e intreccia molti fili di complessità.
E’ un libro di denuncia contro l’usurpazione-espulsione del diritto dall’umanità e dalla giustizia sociale, attraverso un linguaggio morbido e intimistico che tiene fermamente il punto rimescolando continuamente memoria e valori.
Ma è scritto in modo volutamente non sistematico, anzi con l’apparente semplicità di una bambina che si interroga sul senso ultimo del diritto, posizionandosi al crocevia tra il senso profondo della vita nelle sue manifestazioni più intime (dolore, ingiustizia, dignità in pericolo…) e le regole del vivere collettivo, che nella loro generalità e astrattezza non sempre riescono a “vedere” e tutelare la persona umana in carne ed ossa.
A mio avviso, il vero fondamento di questo originalissimo lavoro in cui l’autrice ingaggia un serrato confronto, non privo di viva ironia, tra la ragion democratica pubblica e la ragion dei sentimenti privati, sta nella particolare lente esistenziale e personale utilizzata, quella autobiografica: dell’età infantile e del rapporto familiare formativo (quello che lei definisce il suo “imprinting giuridico”), della ricerca di un tempo “perduto” personale e collettivo.
Per l’autrice questa chiave pare essere la sola autentica condizione per afferrare le tematiche personali, pubbliche e sociali della democrazia e del diritto, vissuti come strumenti di emancipazione umana; per tentare di tenere insieme l’Io e il Noi, quel “noi-tutti” di cui parlava Piero Calamandrei, citato più volte dall’autrice, per il quale “…una delle gioie della vita è sapere che al mondo non si è soli ma siamo in più”.
Consiglio questo libro perché, al di là della tenace volontà dell’autrice nel tenere stretto il legame tra esistenza e politica-diritto, emerge con una forza placida una capacità narrativa che con il progredire delle pagine si autonomizza in maniera crescente dal suo soggetto narrante, per dare vita ad una creazione letteraria tout court che prende certamente spunto dall’interdisciplinarietà ma poi vola verso affreschi interi dell’umano che rimandano a narratori dei secoli passati: affreschi tanto descrittivi e puntuali quanto penetranti nello scandaglio delle vite, mossi dall’anelito ad una complessità pacificata.”
Leggi la scheda del libro “Regole e favole – Frammenti di un’autobiografia giuridica“:
La foto di copertina è di Joe da Pixabay